C’è un po’ di confusione sul DPCM del 22 marzo firmato da Conte. Non è chiaro ancora chi debba rimanere aperto e chi invece deve chiudere. Per esempio gli studi professionali sono invitati nel decreto di Conte a rimanere aperti. Parliamo del codice 72 ATECO, ma secondo l’ordinanza della Lombardia l’apertura deve essere subordinata ad effettiva necessità dello studio. Insomma diciamo che gli studi professionali possono rimanere aperti in tutta Italia ma il Lombardia è necessaria una giustificazione in più che riguarda l’urgenza per pratiche indifferibili che non possono essere svolte con il lavoro agile.
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