E’ di oggi la notizia battuta dalle varie agenzie di stampa e ripresa dai maggiori media del paese secondo cui Google ha detto di no al Commissario Europeo per la Sicurezza, Franco Frattini, di impedire la visualizzazione dei risultati di parole come Bomba, Genocidio, Terrorismo ecc.. La risposta da parte del più potente motore di ricerca, divenuto ormai anche un importante attore internazionale (basti vedere il numero di personalità mondiali del mondo della politica che si recano a Mountain View continuativamente), è stata  giusta a mio parere perchè in questo modo non solo non è la ricerca di alcune parole chiave a rendere più o meno sicura una città da eventuali attacchi terroristici ma soprattutto perchè “è meglio che il ladro lasci le sue tracce”. Internet è ancora un’isola molto libertina e poco liberticida, tutti i tentativi di regolamentare o di mettere a freno alcuni ambiti sono rimasti pressochè vani per un mezzo che è uno dei principali portatori dell’estensione della internazionalizzazione dei processi politici e sociali (ovvero detta Globalizzazione) considerata proprio la vastità del mezzo e dei suoi utenti appartamenti a sistemi legislativi, razze, culture e religioni molto diverse. Mi sono occupato in passato del rapporto tra Internet e Sicurezza intervistando persone del settore, le quali mi confermavano che ad esempio i Siti internet di Al Qaeda non vengono cancellati, nè rimossi da parte dell’intelligence americana. Anzi vengono lasciati aperti in modo che gli eventuali appartenenti a questa ONG del Terrore possano rendere note agli investigatori le prossime loro mosse. Allo stesso modo mi sembra sensata la decisione di Google di non procedere alla censura di alcune parole chiave, anche perchè ricordiamo che sebbene Google sia il primo motore di ricerca tuttavia non è il solo considerando anche l’importanza crescente di Live e quella di Yahoo.  Da notare appunto che in Occidente si fa un gran parlare della censura cinese sui motori di ricerca. Se digitiamo Free Tibet su google.cn non troviamo nessun risultato a differenza di quello che possiamo trovare su un google.com. Certo mi si dirà che in questo caso la questione riguarda la sicurezza internazionale, ma a mio giudizio la censura in questo ambito non potrà certo impedire a questo o a quel terrorista di portare avanti i suoi attacchi. Internet va usato da parte degli investigatori come un fido amico per assicurare la pace e per questo Internet non va temuto.