E’ notizia di questa settimana l’errore commesso dal sito internet  delle Nazioni Unite http://www.un.org che ha pubblicato i discorsi di Bush con le note a margine per aiutarlo a ricordare nomi di personaggi importanti difficili o di regioni lontane difficili da pronunciare. Per questo si è scoperto che Sarkozy viene indicato nei suoi discorsi come sar-KO-zee o la regione Kyrgystan viene pronunciata come KEYR-geez-stan. Beh, davvero tutti hanno il suo Grillo parlante..per il sito dell’Onu veramente non un bel periodo tra fughe di notizie e attacchi hacker.

Kyrgyzstan [KEYR-geez-stan]

Harare [hah-RAR-ray]

Mauritania [moor-EH-tain-ee-a]

Khartoum [car- TOOM]

Mugabe [moo-GAH-bee]

E’ in corso a Pisa, nello spazio occupato-autogestito Rebeldia, il decimo incontro annuale degli hacker dal titolo “Hackit_07 ten years nerdcore”. L’evento è organizzato in seminari e dibattiti aperti al pubblico in cui gli argomenti predominanti riguardano la tecnica e la politica. Durante tutta la manifestazione verranno organizzate cacce al tesoro Wi-fi, punti di incontro e dibattiti, workshop per informatici e non. Nella giornata di ieri nelle tre sale in cui è organizzato il raduno, (sala Ballard, sala Debord e Sala Dick) sono stati affrontati temi riguardanti linux, php, la protezione delle comunicazioni via posta elettronica e la Creative Commons. Oggi si parlerà di come boicottare i panettieri, della censura in Italia, di capire se può esistere un governo mondiale di Internet e se l’Onu è il modello ideale,  e della robotica umanoide e nella serata è previsto l’intervento di Emmanuel Goldstein. Domani è prevista l’assemblea plenaria con i risultati e le conclusioni dell’incontro.

Per maggiori informazioni visitare il sito: http://www.hackmeeting.org

Il Consiglio dei Ministri ha varato oggi la sua proposta da sottoporre al Parlamento italiano  per la Finanziaria 2008 di effettuare un taglio sulle spese telefoniche degli uffici statali tramite l’utilizzo del Voip. La tecnologia che permette di telefonare tramite Internet permetterà di risparmiare  nel 2008 di 25 milioni di euro, 140 milioni nel 2009 e 286 nel 2010. Finalmente un uso sensato della tecnologia anche negli ambienti statali, imputati in questo particolare periodo di spese troppo allegre.

I blog di Myanmar sono stati fermati. Quella voce sottile che giungeva da un paese in preda a povertà e dittatura non ha potuto continuare a parlare. Il governo ha infatti deciso di bloccare Internet (dando l’inutile scusa di un errore tecnico) per fare in modo che tutto il mondo non sapesse in tempo reale quale fosse la cruda verità, oltre alla decisione di rastrellare tutti i reporter e giornalisti presenti nel centro dello scontro. Myanmar un piccolo stato fuori dal sistema internazionale, non schierato, ci fa riflettere su come ormai il mondo dell’informazione sia cambiato: network televisivi e giornalisti non sarebbero bastati a raccontare le notizie. E’ la rete, è internet  il vero motore in tempo reale delle News. Come è successo per Myanmar, se la rete venisse  bloccata in qualsiasi altra parte del mondo dalla censura anche più velata, le notizie non potrebbero più circolare libere e si perderebbe la possibilità sia di conoscere notizie non filtrate, sia di avere un largo spettro democratico di opinioni pro e contro un certo fatto. Quel pluralismo che soprattutto in Italia stiamo perdendo di vista.  Il vantaggio infatti dei Blog sta nella possibilità di comunicare attraverso un media senza dover passare da filtri che possano bloccare l’accessibilità. Il cosiddetto giornalismo sociale permette di unire il mondo dei blog e far decidere a costo zero al lettore come e cosa leggere. Sarà più facile attraverso un Rss aggregator conoscere più ” campane” è crearsi la propria opinione che leggere Repubblica e il Giornale o guardare il Tg3 o Rete4. L’informazione tradizionale sta quindi attingendo sempre più dal mondo dei Blog sia perchè riesce ad ottenere un’agenzia stampa dal basso (e forse più informata delle tradizionali) sia perchè il Blog permette di avere interattività con il lettore / spettatore cosa che giornali e televisione ancora non hanno tramite i commenti ad un certo post aperto a tutti. In un mondo dell’ informazione quindi dove i giornali vivono di fatto solo di soldi statali e annunci, e mentre la Televisione sopravvive per la benevolenza di alcuni programmi trash è il Blog ed in generale il Web 2.0, ad essere protagonista dell’oggi come indicato da Life quasi ormai un anno fa. Giornali e giornalisti dovranno oggi sempre più convivere con la concorrenza dei Blog liberi e gratuiti, a meno che, come è successo per i Blog di Myanmar, la rete venga spenta e tutto rimanga nella mente dei nostri modem.
myanmar

Si è aperto oggi a Roma, su iniziativa del Governo Italiano, il forum internazionale sui diritti su Internet in cooperazione con il Segretariato Igf delle Nazioni Unite.  Il convegno rappresenta la prosecuzione del dibattito internazionale sul tema della carta sui diritti  Internet (il c.d. Bill of Rights), proposta dall’Italia durante il primo Internet Governance Forum (Igf), tenutosi ad Atene nel 2006. Il tema sara’ portato anche al prossimo Igf, che si terrà a Rio de Janeiro nel novembre 2007. Si tratterà anche in particolarietà dell’uguale accessibilità alla rete sia da parte del nord che del sud del mondo. Vorrei commentare questa proposta tutta italiana ricordando che al momento non esiste un governo mondiale di Internet, così come non esiste un governo mondiale del mondo (e mai esisterà). Lo sforzo delle agenzie Onu di cercare di riequilibrare questo media così importante è lodevole, ma ho i miei dubbi a proposito dei concetti di condivisione, uguale accessibilità alla rete, multilateralismo, ecc…

Il 28 – 29 – 30 settembre 2007 si terrà a Pisa il decimo raduno di Hacker. L’evento sarà composto da seminari e dibattiti aperti al pubblico e gratuiti. Ci proponiamo di seguire le news di questo evento.

Per info:

Hackit 2007

via Cesare Battisti, presso spazio autogestito Rebeldia

Pisa

sito internet: http://www.hackmeeting.org

Abbiamo visto quindi nella precedente punta l’importanza di dover proteggere un form email in php poichè modificando gli header semplicemente sarà possibile creare inconsapevolmente  Spam. L’arma per difendersi dall’Email Injection è quella delle espressioni regolari.

In questo tutorial vedremo come proteggersi da un tipico attacco hacker: l’Email – Injection. Nella prima parte vedremo che cos’è e che tipo di danni può causare. Nella seconda parte sarà possibile vedere come proteggere un form php da questo tipo di attacchi.  L’email injection consiste nello sfruttare la funzione mail ( ) di php per iniettare negli header ulteriori indirizzi e-mail allo scopo di inviare Spam all’insaputa di chi ha messo a disposizione il form email.
email

La televisione è sempre più Internet. La prova adesso possiamo trovarla anche in Italia: è nata N3TV la prima televisione generalista made in Italy sviluppata tutta sul Web. Magazine, approfondimenti, intrattenimento,  politica, news su N3TV possiamo trovare tutto quello che l’ormai vecchio tubo catodico può offrirci schiacciando il tasto del telecomando. Questo nuovo mezzo di comunicazione, a dimostrazione del legame sempre più forte tra  Web 2.0 e nuovi media, è stato ideato da Tommaso Tessarolo e realizzato attraverso la piattaforma freeware Mogulus attraverso la quale è possibile gestire la regia del Network anche in tempo reale.
tv

Uno dei grandi must degli ultimi tempi su internet è prenotare on line la propria vacanza, un hotel, un volo aereo o un auto a noleggio. In questo post vorrei analizzare il meccanismo del booking on line in riferimento agli hotel. Il sistema di prenotazione diretta presenta per l’hotel da subito il vantaggio di poter pagare un commissione (salata, almeno del 15%) su una camera di fatto venduta realmente. C’è quindi la certezza di pagare un servizio sul venduto, a seguito di un incasso. Il sistema quindi è quello delle agenzie di viaggio o dei tour operator che applicano le commissioni sui pacchetti e sulle camere vendute, un sistema questo molto abituale per qualsiasi operatore alberghiero. I vantaggi vi sono da questo punto di vista anche per il cliente che prenotando tramite internet riesce a spuntare quasi sempre una tariffa più bassa e ha la certezza della conferma immediata (apparente, dopo vedremo perchè).

Tra un tutorial e l’altro è necessario prendere in considerazione il fenomeno della Posta Elettronica gratuita fornita dai grandi portali come Hotmail, Yahoo, Google (con gmail), Libero… L’utilizzo dell’ E-Mail gratuito viene fatto pressochè dalla stragrande maggioranza degli utenti Internet proprio perchè semplice, immediato, utile e soprattutto gratuito. Chi di noi non ha un indirizzo e-mail fornito gratuitamente dai più grandi portali. Il problema non è tanto la presenza di account di posta elettronica gratuita quanto l’utilizzo che ne viene fatto e soprattutto la conoscenza degli eventuali rischi, derivanti dall’utilizzo ,a seguito di un’attenta educazione a  Internet.

Abbiamo visto come realizzare nel precedente tutorial un semplice form e-mail in php con la presenza di due campi di testo. Adesso vorremmo introdurre anche nello stesso form (che concettualmente rimane tale) alcuni componenti aggiuntivi come una Textarea, una select, un radiobutton e un checkbox. Completeremo così il form inserendo tutti i principali componenti che si solito si trovano in un form.

In questo primo tutorial spiegheremo come si crea un semplice form e-mail in php. Nelle prossime schede provvederemo ad aggiungere altre considerazioni come ad esempio è possibile inviare un’e-mail in formato html, come inviare allegati e come proteggere i nostri form da un tipico attacco hacker come l’e-mail Injection. E’ possibile scaricare gli script in formato txt e copiarli e incollarli in un editor. Consigliamo però di seguire anche i vari tutorial per capire bene il funzionamento e non essere legati all’esempio specifico. N.B. Gli script in php funzionano solo su hosting che supportano appunto tale tecnologia. Non vengono visualizzati in locale come per l’html a meno che non sia stato installato un server Apache in locale.

Il 15 settembre 1997 Google iniziava il suo lungo cammino che dopo 10 anni l’avrebbe portato ad essere il vero e proprio significato di Internet ed il “telecomando” di questo nuovo media. Larry Page e Sergey Brin grazie al loro acume e alla loro bravura realizzeranno un algoritmo tanto potente da far divenire Google il primo motore di ricerca al mondo e una società dal valore di 164 miliardi di dollari. Più del prodotto interno lordo di 170 nazioni.  Ma oggi Google non è soltanto numeri e cifre, ma è anche un importante attore internazionale che fa opinione, smuove la politica e la società e gestisce la sorte di investimenti, stategie di marketing di tutte le aziende del mondo che vogliano mettersi sul mercato ed essere visibili anche su Internet. Fin qui abbiamo tessuto le lodi. Ma Google è stato un flop anche su molti ambiti. Innanzitutto bisogna ricordare a chi ha la memoria corta o a chi è troppo giovane che c’è stata un’alternanza dei motori di ricerca. In Italia prima del 2000 si utilizzava Arianna e poi Virgilio, poi siamo passati per Lycos e Altavista fino ad utilizzare Yahoo ed in seguito (a partire dal 2002 in particolare ) Google. Riteniamo che l’alternanza e la competizione sui motori di ricerca non possa fermarsi qui considerando soprattutto il fatto che Google detiene tutta la sua forza unicamente nel motore di ricerca e nei sistemi di pubblicità Pay per Click.

E’ di oggi la notizia battuta dalle varie agenzie di stampa e ripresa dai maggiori media del paese secondo cui Google ha detto di no al Commissario Europeo per la Sicurezza, Franco Frattini, di impedire la visualizzazione dei risultati di parole come Bomba, Genocidio, Terrorismo ecc.. La risposta da parte del più potente motore di ricerca, divenuto ormai anche un importante attore internazionale (basti vedere il numero di personalità mondiali del mondo della politica che si recano a Mountain View continuativamente), è stata  giusta a mio parere perchè in questo modo non solo non è la ricerca di alcune parole chiave a rendere più o meno sicura una città da eventuali attacchi terroristici ma soprattutto perchè “è meglio che il ladro lasci le sue tracce”.